COS’È L’A.N.C.F.A.R.G.L.:
L’Associazione Nazionale dei Combattenti della Guerra di Liberazione inquadrati nei reparti regolari delle FF.AA. (A.N.C.F.A.R.G.L.) è’ nata nel 1963 su iniziativa di coloro che nel periodo tra il 1943 ed il 1945 si trovarono a far parte delle Forze Armate italiane regolari e combatterono nella Guerra di Liberazione. E’ una associazione apolitica e senza scopo di lucro, nata dalla necessità, a guerra conclusa, di non dimenticare i grandi valori della Guerra di Liberazione ed il fondamentale contributo ad essa dato dalle Forze Armate regolari italiane.

PERCHÉ L’A.N.C.F.A.R.G.L.:
Il biennio 1943 – 1945 è probabilmente stato il periodo storico più decisivo per l’Italia nel XX secolo; un periodo durato 20 mesi, iniziato l’8 settembre 1943, nel quale la popolazione italiana lottò contro il nazifascismo per ritornare a quella libertà che aveva duramente conquistato nel Risorgimento. Fu una lotta combattuta in molti modi, caratterizzata da una incredibile ed inaspettata confluenza di forze tra loro molto eterogenee ma finalizzate all’unico obiettivo: la libertà.
Gli storici hanno qualificato la Guerra di Liberazione come “il secondo Risorgimento italiano”, perché ha restituito all’Italia i valori risorgimentali di libertà, unità ed indipendenza duramente conquistati nel XIX secolo, ma poi soppressi dal regime fascista.
In questo ambito, particolarmente significativo, e purtroppo ancora poco conosciuto, è stato il contributo dato dalle Forze Armate regolari italiane, costituite da tutti quei militari italiani che dopo l’8 settembre 1943 continuarono a rimanere inquadrati nei reparti regolari, tenendo fede al loro giuramento e al loro dovere: fino a quel momento essi avevano combattuto con i Tedeschi contro gli Alleati, ma dopo l’armistizio le cose si capovolsero, i nemici diventarono amici, e quelli con i quali avevano combattuto fino a quel giorno diventarono i nemici. Certamente è difficile, per chi non ha vissuto quei momenti, capire il loro stato d’animo, il loro dilemma e la difficoltà delle scelte che si trovarono ad affrontare: eppure essi si comportarono seguendo la coscienza ed il senso del dovere, anche se questo significava sopportare sacrifici e privazioni inimmaginabili.
Adesso, dopo più di 70 anni, i combattenti sono sempre di meno, ma loro ci hanno dato tanto: la nostra patria, la nostra libertà, la nostra vita. In cambio loro chiedono solo una cosa: non dimenticateci. Ecco dunque perché l’A.N.C.F.A.R.G.L. continua ad esistere oggi, a più di 70 anni dalla Guerra di Liberazione: perché è importante e doveroso, per noi e per le generazioni future, ricordare come e con quali sacrifici è stata conquistata la libertà di cui godiamo appieno e che spesso diamo per scontata. Perché ricordare è anche il modo migliore per ringraziare.

COSA FA L’A.N.C.F.A.R.G.L.:
L’Associazione opera nel territorio nazionale, attraverso la Presidenza Nazionale di Roma e attraverso le Sezioni localizzate in tutta Italia. I Soci sono gli ex combattenti, ma anche i loro familiari, coniugi, figli, fratelli, nipoti e pronipoti, nonché in genere tutti coloro che sono interessati alla materia e ai valori spirituali rappresentati dalle gesta compiute dalle nostre Forze Armate durante la Guerra di Liberazione.
L’Associazione raccoglie libri, documentazione, testimonianze, fotografie, insomma tutto ciò che è utile a ricostruire tutte quelle le storie, siano esse piccole o grandi, semplici o valorose, drammatiche o liete, che compongono la Guerra di Liberazione.
Ad esempio, la storia del Socio Mario Gallana di Battaglia Terme – Caporale Maggiore: l’8 settembre si trovava in Corsica, fu fatto prigioniero dai tedeschi, riuscì a fuggire riparandosi in un bosco; per non venire scoperto dai tedeschi, e per sfuggire all’attacco di un branco di cinghiali, trovò rifugio su un albero, si legò ai rami con la cinghia dei pantaloni e lì rimase, con la febbre, per un giorno e per una notte. Riuscì a raggiungere il Comando italiano, poi venne trasferito a Napoli ed inquadrato nel Gruppo di Combattimento “Friuli”.
Oppure la storia del Socio Alberto Giopp, di Cittadella ma originario di Lamon – Tenete Colonnello: si trovava in Calabria; dopo l’armistizio non si sapeva cosa fare, non c’erano più viveri, molti cercavano di tornare a casa; poi uscirono i manifesti dell’autorità italiana con le indicazioni di dove dovevano andare i vari reggimenti, e lui con mezzi di fortuna raggiunse le montagne della Calabria.
O ancora la storia del Socio Franco Finzi, di Bologna, Tenente: dopo l’armistizio, i Tedeschi occuparono la sua caserma a Firenze, facendo prigioniero tutto il Reggimento; lui, insieme ad altri commilitoni, riuscì a fuggire attraverso il sistema fognario della caserma; ritornò a casa a Bologna, ma dopo aver sentito per radio Bari l’annuncio che il Re ed il governo si erano temporaneamente trasferiti a Brindisi, capì che dalla Puglia sarebbe partita l’offensiva per respingere l’invasione nazista. Partì quindi da casa in bicicletta, diretto verso sud; a Termoli trovò un peschereccio che lo portò a Bari; poi entrò nel Primo Raggruppamento Motorizzato e l’8 dicembre 1943 prese parte in prima linea alla battaglia di Monte Lungo.
A distanza di tanti anni, questi ex combattenti ricordano ancora con estrema chiarezza i fatti drammatici della Guerra di Liberazione e nei loro occhi si leggono ancora l’ardore ed il coraggio di un tempo:“Io sono ancora fiero del dovere compiuto per conquistare la libertà e la democrazia di tutti gli italiani. E queste cose è giusto che non vengano dimenticate dalle future generazioni, che forse non crederanno a quanto ho raccontato. Ma sono tutti fatti veri.
Poiché sappiamo che senza memoria non c’è futuro, l’A.N.C.F.A.R.G.L. persegue lo scopo di ricordare e soprattutto di informare, proponendo libri, pubblicazioni ed approfondimenti sui molteplici aspetti della Guerra di Liberazione, realizzati anche grazie al nostro Centro Studi e alla redazione della nostra rivista “Il secondo Risorgimento”. Inoltre organizza incontri, convegni e mostre, sia a livello locale che nazionale, coinvolgendo anche gli studenti delle scuole e delle università: in molte occasioni, infatti, abbiamo potuto apprezzare grande interesse da parte dei giovani, magari scaturito da qualche racconto sentito in casa dai nonni, che poi ha suscitato grande curiosità e dato lo spunto per interessanti approfondimenti.

L’A.N.C.F.A.R.G.L. partecipa poi alle numerose cerimonie organizzate sia a livello locale che a livello nazionale, in occasione delle principali ricorrenze storiche (es. il 25 aprile, il 2 giugno, l’8 settembre, l’8 dicembre), allo scopo di ricordare e tramandare i valori che hanno fatto la storia dell’Italia libera.
Nella realizzazione delle numerose attività, l’A.N.C.F.A.R.G.L. collabora anche con le altre associazioni combattentistiche e d’arma, ad esempio con l’Associazione dei Combattenti e Reduci, con l’Associazione degli Ex internati, con l’Associazione dei Partigiani; collabora altresì con le scuole e con l’Università, in particolare con il Centro di Ateneo per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea; collabora inoltre con gli Enti Locali, che sono particolarmente attenti e sensibili alla necessità di tramandare il ricordo ed i valori della nostra storia.

Gli aggiornamenti e gli approfondimenti sull’attività della Sezione di Padova e sull’A.N.C.F.A.R.G.L. in genere verranno pubblicati sul sito internet www.ancfarglpadova.it.

LINK UTILI:

Sito web della Presidenza Nazionale ANCFARGL:

http://www.ancfarglpresidenzanazionale.org/wpfargl/

Siti web di altre Sezioni A.N.C.F.A.R.G.L.:

www.combattentiliberazione.it (Sezione di Roma Capitale)

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www.museodellinternamento.it/ (A.N.E.I. e  Museo dell’Internamento di Padova)

A.N.C.R. Ass. Naz. Combattenti e reduci – Sez. di Padova (Ass. Naz. Combattenti e Reduci – Sezione di Padova)

http://www.anpi-padova.it/ (Ass. Naz. Partigiani d’Italia – Sezione di Padova)

www.casrec.unipd.it (Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea – Università di Padova)